Perché è importante effettuare periodicamente il backup?

Reading Time: 2 minutes

Nella vita privata e nelle aziende generiamo continuamente informazioni: foto, fatture, disegni, messaggi, password, e configurazioni.

La perdita di una di queste informazioni importanti può creare non solo un danno affettivo, m anche economico.

Ma quali sono i casi in cui possiamo imbatterci in questo problema?

  1. I dispositivi su cui memorizziamo le informazioni: si rompono; ci vengono sottratti (furto); vengono distrutti.
  2. Errori manuali che comportano la cancellazione o la modifica delle informazioni;
  3. Le informazioni vengono manomesse volutamente da esterni (cryptovirus).

L’unico rimedio al rischio di perdita delle informazioni è fare il backup, cioè una copia delle stesse informazioni. Tale pratica è ancora poco frequente sia nelle aziende sia nella vita privata, tanto che la maggior parte di noi spesso decide di fare il backup solo dopo il primo episodio di perdita di informazioni. Tuttavia, la frequenza del backup dovrebbe essere proporzionale alla frequenza delle modifiche che vengono apportate alle informazioni.

Per capire come impostare una corretta procedura è necessario mappare e inventariare dispositivi e processi. La classificazione, infatti, aiuta a valutare i rischi e a capire come impostare le attività di archiviazione nel modo più utile e funzionale ai file da presidiare. Le organizzazioni devono innanzitutto chiedersi:

  • quali e quanti dati bisogna memorizzare;
  • dove risiedono i dati primari e dove risiederanno i dati duplicati;
  • in che modo e con che tecnologie i dati devono essere ridondati;
  • in quanto tempo è possibile recuperare i dati backuppati.

I backup acquisiscono e sincronizzano l’esatta fotografia della condizione di un sistema informativo, utilizzata per riportare un sistema allo stato precedente l’evento malevolo. L’obiettivo? Garantire un recupero rapido e affidabile dei dati in caso di necessità; il processo di recupero è noto come ripristino dei file.

Per integrare i backup completi settimanali, le aziende in genere pianificano una serie di processi di backup fatti secondo un criterio completo, differenziale o incrementale. Ecco le differenze:

Backup completo

Fare un backup completo significa attivare un processo che, ex novo, duplica completamente un intero set di dati. Sebbene sia considerato il metodo di backup più affidabile, l’esecuzione di un backup completo non solo richiede molto tempo ma impone di avere a disposizione un numero elevato di dischi (o di nastri). La maggior parte delle organizzazioni esegue periodicamente backup completi.

Backup incrementale

Fare un backup incrementale significa generare una replica soltanto di ciò che è stato modificato rispetto all’ultimo backup. Un backup incrementale, dunque, può essere generato in seguito a un backup completo (o anche in seguito a un backup incrementale). La replica si va ad aggiungere così al nuovo file di backup. Con questo sistema, in sintesi, offre un’alternativa ai backup completi eseguendo il backup solo dei dati che sono stati modificati dall’ultimo backup completo. Lo svantaggio è che un ripristino completo richiede più tempo se una copia di backup dei dati basata su incrementali viene utilizzata per il ripristino.

Backup differenziale

Un backup differenziale è simile a un backup incrementale ma, in questo caso, quello che viene salvato sono tutti i dati che sono stati modificati dall’ultimo backup completo. A differenza del backup incrementale, che salverà tutti i cambiamenti avvenuti dall’ultimo backup (sia esso completo o incrementale), il backup differenziale confronterà sempre i cambiamenti rispetto all’ultimo backup completo e salverà le differenze. Richiede senz’altro più spazio di un backup incrementale, ma consente di fare un ripristino completo che si verifica più rapidamente richiedendo solo l’ultimo backup completo e l’ultimo backup differenziale.